Sicurezza: l'allarme intrusione

 

Sai dirmi se sia più conveniente acquistare un vero impianto di allarme intrusione con allaccio gratuito alle forze dell'ordine o noleggiare un sistema di allarme wireless collegato ad un call center con canone mensile?

Qualsiasi professionista del settore è in grado di dimostrarti come un vero impianto di allarme intrusione di proprietà, rispetto a qualsiasi sistema di allarme wireless con canone obbligatorio possa essere almeno 10 volte meno costoso e almeno 10 volte più efficace... ma se vuoi saperne di più, entriamo nel merito:

- Quanto costano in media le due soluzioni? Se per realizzare un vero impianto presso un piccolo appartamento occorrono per esempio 1500€, possiamo affermare (listini alla mano) che se ne spende esattamente la metà per un prodotto allacciato alla spina e dei sensori attaccati col biadesivo; tuttavia solo il primo sarà compatibile col bonus sicurezza con detraibilità fiscale del 50% in dieci anni 

 

- Quindi i costi si equivalgono? Beh proprio no, perché mentre il primo può disporre di chiamate gratuite alle forze dell'ordine e dopo 10 anni sarà stato sottoposto ai soli costi di manutenzione (Es.70€/anno x10anni = +700€), l'altra soluzione impone un canone obbligatorio decisamente superiore (Es.70€/mese x12mesi, x10anni = +10800€)

 

- Chi offre migliori prestazioni? In realtà soltanto gli impianti realizzati da professionisti abilitati (DM37/08 Lettera B) sono classificabili nel settore degli allarmi intrusione poiché soddisfano i requisiti normativi che il Comitato Elettrotecnico Italiano ha stabilito per risultare efficaci in caso di necessità; tutti quei prodotti che invece sono destinati alle installazioni fai da te fanno riferimento alla categoria degli elettrodomestici e infatti sono reperibili on-line e nei negozi non specializzati in sicurezza (Es. Amazon, supermercati, centri commerciali...) 

 

- E' vero che è più sicuro il wireless? Assolutamente no, nella maniera più assoluta. Non a caso la normativa prevede che nemmeno un vero impianto di allarme intrusione può essere certificato come grado superiore al 2 qualora non dotato anche di sensori e sirena via cavo. Questo accade perché durante un furto il malintenzionato accende un potente jammer per disturbare le comunicazioni radio/wireless e durante l'oscuramento in atto soltanto un impianto a cui siano stati collegati anche sensori e sirena via cavo continuerà a funzionare senza interruzioni. Per capire cos'é un disturbo radio (wireless) e che problematiche può generare, vi rimando all'immagine di quando Capitan Ventosa di Striscia la Notizia, munito di antenna e strumento di misura va in cerca del segnale che inibisce le comunicazioni di radiocomandi apricancello, di antifurti per auto e, appunto, di allarmi wireless...

 

- Come funziona l'anti inibizione della comunicazione di un allarme wireless? Esistono molte contromisure attuabili per rilevare il jamming sopra citato, tuttavia soltanto una centrale di allarme cablata (cioé collegata via cavo anche a sensori e sirene) sarà davvero immune al disturbo delle comunicazioni e capace di segnalarlo immediatamente. Invece una centrale connessa esclusivamente in wireless e/o in WiFi per accorgersene dovrà necessariamente attendere che l'esito del polling (per quelle che dispongono di antijammer h24 con verifica ciclica I/O o supervisione con cadenza periodica programmabile) fornisca riscontro negativo alla centrale incaricata del monitoraggio, che per agire potrà soltanto inviare degli incaricati sul posto, con tempistiche purtroppo insufficientemente tempestive.

 

- Quale tecnologia scegliere se non ho la predisposizione per il passaggio dei cavi? Una soluzione che offre un adeguato livello di prestazione nelle location con insufficiente o assente predisposizione in cui infialare i cavi, è rappresentata dagli impianti misti che infatti dispongono sia di apparecchiature via cavo (che un bravo artigiano è sempre in grado di nascondere) che dispositivi wireless.

 

- Se manca la corrente che succede? Qualsiasi allarme (qualsiasi!) continuerà a funzionare per mezzo delle batterie di backup; inoltre la centrale invierà una comoda e indispensabile segnalazione all'utente per mancanza di corrente e di eventuale ripristino; non è quindi vero che in un impianto normalmente mantenuto le sirene esterne iniziano a suonare ininterrottamente.

 

- La sirena esterna è obbligatoria? Si, la normativa vingente CEI79/3 stabilisce che la presenza di una sirena esterna è obbligatoria per soddisfare i requisiti minimi necessari affinché un impianto di allarme intrusione possa essere classificato come tale. In assenza di una sirena esterna non siamo in presenza di un prodotto professionale ma di prodotti che fanno riferimento alla categoria degli elettrodomestici. 

 

- Perché esporre un cartello dissuasore? Per fare pubblicità gratuita a chi lo incolla, a spese di chi lo espone. Un cartello può intimorire solo se indica che l'area è allarmata e protetta, ma non dovrebbe mai dichiarare esattamente quale tecnologia è stata adottata per difenderla, altrimenti di fatto sta offrendo su un piatto d'argento la chiave di accesso al malintenzionato, in altre parole un cartello così, invece di dissuaderlo lo incentiva! Ci sarà una valida ragione se la norma impone all'installatore che vuole realizzare un vero allarme intrusione di grado 3, di non comunicare in nessun modo nemmeno lo stato impianto (neanche una lucetta che indichi se è armato o disarmato per capirci...), figuriamoci quindi se un professionista di sistemi di sicurezza si sognerebbe mai di anteporre la propria pubblicità con un cartello che magari espliciti palesemente marca e modello installati! Riflettiamo su questo: un giocatore di poker rivelerebbe mai le carte che ha in mano con l'obiettivo di vincere la partita?

 

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